Glossario
- acceleratore finanziario
- Il meccanismo attraverso il quale la capacità di imprese e famiglie di indebitarsi aumenta all’aumentare del valore delle garanzie fornite al creditore (solitamente una banca).
- accesso limitato al credito
- Condizione di chi può prendere denaro in prestito solo a condizioni svantaggiose. Vedi anche: esclusione dal credito
- allocazione
- Una ripartizione delle risorse di un sistema economico (non solo i beni materiali, anche il tempo, l’impegno, ecc.) tra i diversi usi e i diversi individui.
- altruismo
- Disponibilità a sostenere un costo perché qualcun altro possa trarre un beneficio.
- anticiclico
- Tendenza a muoversi, nell’ambito del ciclo economico, in direzione opposta rispetto alla produzione aggregata e all’occupazione. Vedi anche: prociclico
- arbitraggio
- Pratica che consiste nell’acquistare un bene a un prezzo in un mercato e rivenderlo in un altro mercato a un prezzo maggiore. In questo modo si può guadagnare sfruttando i diversi prezzi che uno stesso bene può avere in contesti diversi (es. località diverse). L’opportunità di guadagno permane finché i costi di trasferimento del bene da un mercato all’altro sono inferiori alla differenza tra i prezzi.
- asimmetria informativa
- Si ha quando informazioni rilevanti sono disponibili solo ad alcune delle parti coinvolte in un’interazione economica. Vedi anche: selezione avversa, azzardo morale, informazione nascosta, azione nascosta
- autoassicurazione
- Si ha quando un individuo o una famiglia risparmia così da poter mantenere lo stesso livello di consumo anche in presenza di una riduzione del reddito o altra circostanza sfavorevole.
- avanzo commerciale
- Quando la bilancia commerciale ha un saldo positivo; è dato dalla differenza tra le esportazioni e le importazioni. Vedi anche: bilancia commerciale, disavanzo commerciale
- avanzo primario
- La differenza tra le entrate e le spese dello Stato, quando queste ultime sono calcolate al netto della spesa per interessi sul debito pubblico. Vedi anche: avanzo pubblico, deficit pubblico, disavanzo primario
- avanzo pubblico
- La differenza tra le entrate e le spese dello Stato. Siamo in avanzo quando le prime superano le seconde. Vedi anche: avanzo primario, deficit pubblico
- avversione alla diseguaglianza
- Avversione per le allocazioni nelle quali alcuni individui ricevono più di altri.
- azione nascosta
- Il problema dell’azione nascosta sorge quando un’azione compiuta da uno dei soggetti coinvolti in una relazione contrattuale non può essere verificata dagli altri soggetti. Ad esempio, il datore di lavoro non può sapere (o non può verificare) quanto si impegnino i suoi dipendenti. Vedi anche: azzardo morale, informazione nascosta
- azioni
- Quote di proprietà di un’impresa che possono essere scambiate. Il titolare di un’azione ha il diritto di ricevere una parte dei profitti dell’impresa e può guadagnare dall’aumento del valore delle azioni.
- azzardo morale
- Il termine si riferisce a una situazione nella quale una delle parti di un’interazione compie un’azione che ha un impatto sui profitti o sul benessere dell’altra parte e tale azione non è controllabile tramite contratto perché è non osservabile o non verificabile. Ad esempio, un individuo con un’assicurazione sulla casa può avere un minore incentivo a prevenire incendi o altri danni all’abitazione rispetto al caso di assenza di assicurazione. Ci si riferisce all’azzardo morale anche come ‘problema dell’azione nascosta’. Vedi anche: asimmetria informativa, azione nascosta, contratto incompleto, too big to fail
- banca
- Un’impresa che, attraverso la propria attività di erogazione del credito, crea moneta sotto forma di depositi bancari.
- banca centrale
- L’unica banca che può creare base monetaria. Nella maggior parte dei casi è controllata dal governo. Le banche hanno conti correnti presso la banca centrale, nei quali detengono base monetaria.
- base monetaria
- Comprende i contanti (banconote e monete metalliche) e le riserve, ossia i conti correnti tenuti dalle banche presso la banca centrale.
- bene comune
- Bene rivale che non è escludibile.
- bene di club
- Vedi: bene pubblico artificialmente scarso
- bene di consumo
- Bene o servizio che soddisfa i bisogni di un consumatore per un breve periodo di tempo.
- bene meritorio
- Bene o servizio che si ritiene debba essere reso disponibile a ogni individuo, indipendentemente dalla disponibilità a pagare di questi.
- bene non rivale
- Vedi: bene pubblico
- bene patrimoniale
- Qualsiasi bene o cespite che ha un valore, e quindi può essere posseduto anche al solo scopo di essere rivenduto.
- bene privato
- Un bene rivale ed escludibile.
- bene pubblico
- Un bene il cui consumo da parte di un individuo non ne impedisce il consumo da parte di altri individui.
- bene pubblico artificialmente scarso
- Bene pubblico (dunque non rivale) per il quale è possibile l’esclusione.
- bene pubblico puro
- Bene pubblico per il quale non è possibile l’esclusione. Vedi anche: bene pubblico artificialmente scarso, escludibilità
- bene rivale
- Bene il cui consumo da parte di un individuo implica l’impossibilità di consumarlo da parte di altri individui. Vedi anche: bene non rivale
- beni capitali
- Gli input costosi e di carattere durevole (ad eccezione della forza lavoro) che vengono usati nei processi produttivi (macchinari, stabilimenti), con l’esclusione di alcuni input essenziali come l’acqua, l’aria, o il sapere, che vengono usati in processi produttivi a costo zero per l’utente.
- beni complementari
- Due beni A e B sono complementari se quando aumenta il prezzo del bene A diminuisce la quantità domandata del bene B. Vedi anche: beni sostituti
- beni sostituti
- Due beni A e B sono sostituti se quando aumenta il prezzo del bene A aumenta la quantità domandata del bene B. Vedi anche: beni complementari
- bilancia commerciale
- Differenza tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni. Vedi anche: disavanzo commerciale, avanzo commerciale
- biologicamente possibile
- Un’allocazione che permette la sopravvivenza degli individui.
- bolla
- Aumento duraturo e significativo del prezzo di un bene patrimoniale (un titolo finanziario, un immobile, ecc.) alimentato dall’attesa di ulteriori aumenti futuri dello stesso.
- borsa
- Mercato dove si scambiano azioni e altri titoli finanziari.
- breve periodo
- Il termine non si riferisce a un periodo di tempo di una certa ‘breve’ durata, ma al periodo di tempo durante il quale possiamo considerare alcune variabili (valore totale dei beni capitali, tecnica, istituzioni) esogene rispetto al modello. Vedi anche: beni capitali, tecnica, istituzioni, medio periodo, lungo periodo
- brevetto
- Diritto di proprietà esclusiva di un’idea o invenzione, per un predeterminato periodo di tempo. In questo arco di tempo, il brevetto permette al titolare di essere di fatto un monopolista.
- capitale umano
- L’insieme di conoscenze, abilità, attitudini e caratteristiche personali che influenzano la produttività sul lavoro o i guadagni di un individuo. Il valore del capitale umano può crescere grazie a un investimento in istruzione, formazione e abilità sociali.
- capitalismo
- Un sistema economico in cui la principale forma d’organizzazione è l’impresa, nella quale i proprietari privati di beni capitali impiegano forza lavoro per produrre beni e servizi da vendere sul mercato con lo scopo di trarne un profitto. Le istituzioni più importanti di un sistema economico capitalista sono dunque la proprietà privata, i mercati e le imprese.
- cartello
- Gruppo di imprese operanti in uno stesso mercato che si accordano tra loro con lo scopo di aumentare i profitti.
- causalità
- L’esistenza di un rapporto causa-effetto tra due fenomeni, provata dimostrando che la variazione di una variabile X è dovuta alla precedente variazione di una variabile Y. La causalità è un nesso più forte della semplice correlazione tra le due variabili, che si ha quando le loro variazioni seguono un andamento comune. Vedi anche: esperimento naturale, correlazione
- causalità inversa
- Relazione di causalità bidirezionale, quando A influenza B e B influenza A.
- ceteris paribus
- Letteralmente significa ‘a parità di altre condizioni’. È una strategia di semplificazione dell’analisi che consiste nel restringere l’attenzione ai soli aspetti che si ritengono rilevanti per rispondere alla domanda posta, considerando che tutti gli altri aspetti restino invariati o costanti.
- ciclo economico
- Alternanza di periodi di elevata crescita (boom) e periodi di crescita modesta o addirittura negativa (recessioni), che caratterizza l’economia capitalista.
- coefficiente di Gini
- Misura della diseguaglianza nella distribuzione di grandezze come il reddito e la ricchezza, assume valori compresi tra zero (assenza di diseguaglianza) e uno (massima diseguaglianza, un individuo possiede tutto).
- coefficiente di Okun
- La variazione in punti percentuale del tasso di disoccupazione che ci si aspetta a seguito di una variazione dell’1% del PIL. Vedi anche: legge di Okun
- commodity
- Bene fisico che, in quanto omogeneo, viene scambiato in maniera simile ai titoli. Sono commodities: i metalli come l’oro e l’argento, i prodotti agricoli come il caffè e lo zucchero, il petrolio e il gas. Talvolta il termine è usato con una connotazione più generale per indicare qualsiasi cosa che viene prodotta per essere venduta.
- concorrenza perfetta
- Una forma di mercato nella quale un numero elevato di potenziali acquirenti e venditori, agendo in modo indipendente, scambia un bene omogeneo prendendo il prezzo come dato. Vedi anche: price-taker, equilibrio concorrenziale
- condivisione del rischio
- Quando un gruppo di soggetti decide di sostenere collettivamente il costo di un evento negativo che colpisce uno di essi o una parte di essi. Ad esempio, un gruppo di famiglie condivide i propri risparmi per permettere a una famiglia di mantenere il proprio livello di consumo nel caso di una temporanea diminuzione del reddito o aumento della spesa.
- consumo
- In termini aggregati, rappresenta la spesa complessiva in beni di consumo e servizi, compreso il consumo di beni durevoli.
- consumo autonomo
- La parte del consumo che non dipende dal livello del reddito corrente.
- consumo ostentativo
- L’acquisto di beni o servizi con lo scopo di esibire il proprio stato sociale ed economico.
- conti nazionali
- Sistema utilizzato per misurare la produzione totale, la spesa complessiva e le altre variabili aggregate di una nazione.
- contratto
- Un contratto è un accordo che specifica le azioni che sono tenuti a intraprendere coloro che lo sottoscrivono.
- contratto incompleto
- Un contratto che non specifica, in un modo che sia verificabile, tutti gli aspetti dello scambio rilevanti per i contraenti (o per altri soggetti).
- cooperazione
- La partecipazione a un progetto comune per il perseguimento di risultati mutuamente vantaggiosi.
- correlazione
- Associazione statistica tra due variabili per la quale una di esse tende a variare in funzione dell’altra. La correlazione può essere positiva se a valori crescenti della prima variabile corrispondono valori crescenti anche della seconda, negativa se invece vi corrispondono valori decrescenti. La presenza di correlazione non implica che le variabili siano legate da un nesso di causalità. Vedi anche: causalità
- corsa agli sportelli
- Quando i correntisti ritirano i propri fondi da una banca nel timore che la banca possa fallire. Il fatto che tutti i depositanti richiedano i propri fondi contemporaneamente può accelerare il fallimento della banca.
- costi di entrata
- Costi sostenuti da un venditore per entrare in un mercato o in un’industria. Normalmente includono il costo di acquisizione e messa a punto dei nuovi impianti, i costi di ricerca e sviluppo, quelli associati ai brevetti e il costo di reclutare e assumere il personale.
- Costi che devono essere sostenuti per fissare e modificare i prezzi.
- costi di transazione
- Costi che, in un contratto, ostacolano la negoziazione o il raggiungimento di un accordo. Includono i costi di acquisire informazioni sul bene oggetto dello scambio e i costi che si prevede di sostenere per far osservare i termini del contratto.
- costi fissi
- Costi di produzione che non aumentano né diminuiscono al variare della quantità prodotta dall’impresa.
- costo economico
- La somma del costo monetario di intraprendere una certa azione e del suo costo opportunità.
- costo esterno
- Effetto esterno negativo: cioè, l’effetto negativo di una decisione di produzione, consumo o altro, su una terza persona che non è inclusa nel contratto come sostenitore dei costi. Vedi anche: esternalità
- costo marginale
- Il costo sostenuto dall’impresa per produrre un’unità addizionale di output. Geometricamente, corrisponde in ogni punto alla pendenza della funzione di costo totale.
- costo marginale esterno
- Costo di produzione di un’unità aggiuntiva di un bene sostenuto da soggetti diversi dal produttore del bene. Vedi anche: costo marginale privato, costo marginale sociale
- costo marginale privato
- Costo sostenuto da un produttore per la produzione di un’unità aggiuntiva di bene, quando non si considerano i costi che questa decisione può imporre a terzi. Vedi anche: costo marginale sociale
- costo marginale sociale
- Il costo per la produzione di un’unità aggiuntiva di un bene, calcolato considerando sia il costo per il produttore che i costi sostenuti da altri individui su cui impatta la produzione del bene. Il costo marginale sociale è la somma del costo marginale privato e del costo marginale esterno (ovvero il costo sostenuto da soggetti diversi dal produttore del bene).
- costo opportunità
- È il beneficio netto che otterremmo dalla migliore alternativa a cui dobbiamo rinunciare per scegliere una certa azione.
- costo opportunità del capitale
- È la quantità di reddito che un investitore avrebbe potuto ottenere investendo il capitale in un altro progetto.
- cottimo
- Modalità di remunerazione di un lavoratore in base alla quantità da questi prodotta.
- crisi del debito sovrano
- Situazione in cui i titoli di Stato sono considerati così rischiosi che uno Stato non riesce più a prendere a prestito denaro.
- criterio di Pareto
- Stando al criterio di Pareto, un’allocazione è desiderabile se è efficiente in senso paretiano (o Pareto-efficiente). Vedi anche: Pareto-efficiente, dominanza paretiana
- curva dei punti Pareto-efficienti
- L’insieme di tutte le allocazioni Pareto-efficienti.
- curva della fissazione del prezzo
- La curva che indica il salario reale pagato dalle imprese quando queste scelgono il prezzo che massimizza il loro profitto.
- curva della fissazione del salario
- La curva che indica, per ogni livello di occupazione nell’economia, il salario reale necessario per fornire ai lavoratori l’incentivo a lavorare con l’impegno richiesto.
- curva di Beveridge
- La relazione inversa tra tasso di disoccupazione e quota di posti vacanti (entrambe le quantità espresse come percentuale della forza lavoro). Prende il nome dall’economista britannico William Beveridge (1879-1963).
- curva di domanda
- Per ogni livello di prezzo, la curva di domanda indica la quantità di beni o servizi che i consumatori vogliono acquistare.
- curva di indifferenza
- La curva che unisce i punti che rappresentano combinazioni di beni in grado di fornire uno stesso livello di utilità all’individuo.
- curva di indifferenza di riserva
- La curva che unisce tutte le allocazioni (o combinazioni) che costituiscono le opzioni di riserva di un individuo.
- curva di Lorenz
- Rappresentazione grafica della disuguaglianza nella distribuzione di una grandezza come la ricchezza o il reddito. La curva indica la quota del totale della variabile posseduta da una certa quota degli individui, avendo disposto questi ultimi in ordine crescente in base alla quantità posseduta della variabile stessa. In caso di distribuzione perfettamente egualitaria, la curva è una retta con pendenza 45°; più la curva di Lorenz sta al di sotto di questa linea di perfetta uguaglianza, maggiore è la diseguaglianza nella distribuzione. Vedi anche: coefficiente di Gini
- curva di offerta
- Per ogni livello di prezzo, la curva di offerta indica la quantità di output che l’impresa è disposta a produrre.
- curva di Phillips
- Relazione inversa tra il tasso di inflazione e il tasso di disoccupazione.
- debito pubblico
- Corrisponde alla somma di tutti i titoli di Stato emessi nel corso degli anni per finanziare il deficit, al netto di quelli che sono già stati rimborsati.
- debolezza di volontà
- Incapacità di impegnarsi a seguire un certo comportamento (seguire una dieta o ritardare un piacere, per esempio) di cui poi ci si pentirà nel futuro. Si differenzia dall’impazienza perché quest’ultima, pur favorendo i piaceri presenti, non causa necessariamente rimorsi nel futuro.
- deficit pubblico
- Corrisponde alla differenza tra le spese e le entrate dello Stato; si dice che il bilancio dello Stato è in deficit quando le spese superano le entrate. Vedi anche: avanzo pubblico
- deflatore del PIL
- Misura del livello dei prezzi per i beni e servizi prodotti in un’economia. È il rapporto tra il PIL nominale (o a prezzi correnti) e il PIL reale (o a prezzi costanti).
- deflazione
- Diminuzione nel tempo del livello generale dei prezzi. Vedi anche: inflazione
- delocalizzazione
- Lo spostamento di una parte delle attività di un’impresa al di fuori dei confini del Paese in cui opera.
- democrazia
- Sistema politico che idealmente dà a tutti i cittadini lo stesso potere, basato su diritti individuali come la libertà di parola, di associazione e di stampa; la democrazia è caratterizzata da elezioni imparziali a cui tutti i cittadini adulti possono partecipare e dal cui esito dipende la permanenza di un governo o la sua sostituzione con un altro governo.
- deprezzamento
- La riduzione di valore di uno stock di ricchezza nel tempo a causa del suo utilizzo (usura) o del mero trascorrere del tempo (obsolescenza).
- dilemma del prigioniero
- Gioco in cui i payoff associati all’equilibrio in strategie dominanti sono più bassi per ciascun giocatore (e quindi sono anche complessivamente più bassi) di quelli che si otterrebbero se i giocatori scegliessero la strategia non dominante.
- dilemma sociale
- Situazione in cui ogni individuo, nel perseguimento dei propri obiettivi, intraprende autonomamente delle azioni che portano a un risultato inferiore a quello che si sarebbe potuto ottenere se gli individui si fossero accordati su come agire.
- diritti di proprietà
- Protezione legale che conferisce al possessore di un bene il diritto a trarne beneficio, quello di venderlo e quello di escludere gli altri dal suo utilizzo.
- disavanzo commerciale
- Situazione che corrisponde a un saldo negativo della bilancia commerciale (ovvero le importazioni superano le esportazioni). Vedi anche: avanzo commerciale, bilancia commerciale
- disavanzo primario
- Corrisponde alla differenza tra spesa pubblica e entrate pubbliche, quando la prima è calcolata al netto della spesa per interessi sul debito pubblico. Vedi anche: debito pubblico, deficit pubblico
- discriminazione di prezzo
- Strategia di vendita che si basa sull’applicazione di prezzi diversi ad acquirenti diversi, sulla base delle loro caratteristiche o anche solo della quantità acquistata da ciascuno di essi.
- diseconomie di scala
- Si hanno quando, aumentando in una certa proporzione la quantità dei fattori di produzione, il prodotto aumenta meno che proporzionalmente. Vedi anche: economie di scala
- disinflazione
- Diminuzione del tasso di inflazione. Vedi anche: inflazione, deflazione
- disoccupazione
- Stato di una persona che, pur potendo lavorare ed essendo disponibile a farlo, si trova senza lavoro.
- disoccupazione ciclica
- L’aumento della disoccupazione al di sopra del livello di equilibrio, dovuto a un calo della domanda aggregata associato all’andamento del ciclo economico.
- disoccupazione involontaria
- La condizione di chi è senza lavoro, ma preferirebbe essere occupato a un salario e a condizioni di lavoro identiche a quelle dei lavoratori occupati con le sue stesse caratteristiche.
- disponibilità ad accettare
- Il prezzo di riserva di un potenziale venditore, cioè il prezzo minimo a cui sarebbe disposto a vendere un’unità di prodotto. Vedi anche: disponibilità a pagare
- disponibilità a pagare
- Indicatore del valore attribuito da un consumatore a un bene, corrisponde all’ammontare massimo che l’individuo sarebbe disposto a pagare per acquistare un’unità del bene. Vedi anche: disponibilità ad accettare
- distruzione creatrice
- Nome dato da Joseph Schumpeter al processo che fa sì che le innovazioni spazzino via le tecniche antiquate e le imprese che non riescono ad adattarsi e che quindi non possono competere nel mercato. Secondo lui, il fallimento delle imprese non profittevoli è un processo di creazione perché libera forza lavoro e beni capitali che possono essere usati in nuove combinazioni.
- divisione del lavoro
- Il processo di specializzazione dei lavoratori in mansioni differenti nell’ambito del processo produttivo.
- domanda aggregata
- La somma delle componenti della domanda dei beni e dei servizi prodotti in un’economia (consumi, investimenti, spesa pubblica ed esportazioni nette). Vedi anche: consumo, investimento, spesa pubblica, esportazioni, importazioni
- domanda autonoma
- Componenti della domanda aggregata che non dipendono dal reddito corrente.
- dominanza paretiana
- Si dice che l’allocazione A domina l’allocazione B (e che B è dominata da A) in senso paretiano se un passaggio da B a A comporta un miglioramento nella condizione di almeno uno degli agenti coinvolti, senza che la condizione di nessun altro peggiori. Vedi anche: Pareto-efficiente
- dominata
- Si dice che A domina B (e B è dominato da A) se A è più vantaggioso di B rispetto a tutte le dimensioni considerate. Ad esempio, una tecnica ne domina un’altra se richiede una quantità inferiore di tutti gli input per ottenere una stessa quantità di output.
- eccesso di domanda
- Situazione nella quale, al prezzo corrente, la quantità domandata di un bene è superiore alla quantità offerta.
- eccesso di offerta
- Situazione nella quale, al prezzo corrente, la quantità offerta di un bene è superiore alla quantità domandata.
- economia evolutiva
- Approccio che studia il processo di cambiamento economico, come ad esempio l’innovazione tecnologica, la diffusione di nuove norme sociali e lo sviluppo di nuove istituzioni.
- economie di diversificazione
- Si hanno quando la produzione congiunta di più prodotti da parte della stessa impresa comporta costi inferiori rispetto alla loro produzione separata in imprese distinte.
- economie di rete
- Si hanno quando il valore per i consumatori di un certo bene o servizio prodotto da un’impresa aumenta all’aumentare di coloro che acquistano o utilizzano quel bene o servizio, ad esempio perché i consumatori traggono vantaggio dall’essere connessi tra loro.
- economie di scala
- Si hanno quando, aumentando in una certa proporzione la quantità dei fattori di produzione, il prodotto aumenta più che proporzionalmente. L’effetto delle economie di scala è quello di ridurre il costo medio di produzione. Vedi anche: diseconomie di scala
- effetto disciplinante del salario
- Modello che spiega la fissazione dei salari da parte dei datori di lavoro. Il salario fissato garantisce ai dipendenti una rendita economica (la rendita da occupazione) allo scopo di incentivarli all’impegno a fronte della minaccia di licenziamento. Vedi anche: rendita da occupazione, salari di efficienza
- effetto reddito
- Effetto di un aumento del reddito sulle scelte di consumo (in particolare sul consumo di uno specifico bene), quando teniamo costanti i prezzi e i costi opportunità dei beni oggetto di scelta.
- effetto sostituzione
- Effetto sulle scelte di consumo dovuto a una variazione dei prezzi o dei costi opportunità, nell’ipotesi di mantenere costante il livello di utilità.
- elasticità della domanda
- La riduzione percentuale di domanda dovuta a un aumento di prezzo pari all’1%. L’elasticità della domanda assume valori positivi: quando essa è maggiore di uno diremo che la domanda è elastica, quando è minore di uno che la domanda è inelastica.
- endogeno
- Una variazione o un effetto determinato internamente al modello. Vedi anche: esogeno
- equazione di Fisher
- Equazione che afferma che il tasso di interesse reale è pari alla differenza tra tasso di interesse nominale e inflazione attesa.
- equilibrio
- Una situazione che in un certo modello tende ad autoperpetuarsi, nella quale il valore di una variabile di interesse non cambia a meno che non venga introdotta una forza esterna che altera i dati che descrivono quella situazione nel modello.
- equilibrio concorrenziale
- Un mercato si dice in equilibrio concorrenziale quando tutti i venditori e gli acquirenti sono price-taker, gli scambi avvengono a un unico prezzo (legge del prezzo unico), la quantità offerta corrisponde alla quantità domandata e nessun acquirente può migliorare la propria condizione proponendo un prezzo diverso; in un equilibrio concorrenziale si realizzano tutti i potenziali guadagni dallo scambio. Vedi anche: legge del prezzo unico
- equilibrio di breve periodo
- Equilibrio che permane finché determinate variabili (come il numero di imprese nel mercato) rimangono costanti, ma che ci si aspetta varierà quando tali variabili avranno la possibilità di adattarsi.
- equilibrio di lungo periodo
- Equilibrio raggiunto quando anche alle variabili che erano costanti nel breve periodo (come il numero di imprese nel mercato) viene dato il tempo di variare, man mano che gli individui si adattano alla situazione del mercato.
- equilibrio di Nash
- Un insieme di strategie (una per ogni giocatore), ciascuna delle quali è la risposta ottima di un giocatore alle strategie scelte da tutti gli altri. Una situazione nella quale ciascun giocatore sta facendo meglio che può dato quello che stanno facendo gli altri giocatori.
- equilibrio (di un mercato)
- Lo stato di un mercato nel quale le quantità scambiate e i prezzi non tendono a cambiare, a meno di introdurre una variazione nei costi, nelle preferenze, o in altri fattori che determinano le scelte degli agenti nel mercato.
- equilibrio instabile
- Un equilibrio che, una volta perturbato da un qualsiasi shock, tende a deviare dalla posizione di partenza.
- equilibrio in strategie dominanti
- L’esito di un gioco nel quale ogni giocatore seleziona la sua strategia dominante.
- equilibrio stabile
- Un equilibrio che ha la tendenza a ristabilirsi autonomamente dopo essere stato perturbato da uno shock.
- equità
- Una criterio di valutazione della bontà di un’allocazione basata su un’idea di giustizia.
- equità procedurale
- Criterio di valutazione della bontà di un esito sulla base del processo attraverso il quale esso è stato raggiunto.
- equità sostanziale
- Criterio di valutazione della bontà di un esito sulla base delle sue caratteristiche, a prescindere da come è stato raggiunto.
- equity
- Ciò che chi intraprende un progetto o un’attività vi investe personalmente. Nel bilancio di un’impresa corrisponde al patrimonio netto. Vedi anche: patrimonio netto
- escludibilità
- Quando è possibile escludere qualcuno dall’accesso o dall’utilizzo di un bene. L’escludibilità è necessaria per condizionare l’accesso a un bene o risorsa al pagamento di un prezzo.
- esclusione dal credito
- Condizione degli individui che non possono prendere denaro in prestito a nessuna condizione. Vedi anche: accesso limitato al credito
- esogeno
- Qualcosa che è determinato all’esterno del modello e non è il risultato del modello stesso. Vedi anche: endogeno
- esperimento naturale
- Uno studio empirico che sfrutta l’esistenza di un gruppo controllo determinatosi per effetto di condizioni naturali o storiche. Le differenze nelle legislazioni, nelle politiche, nel clima o in altri fenomeni offrono la possibilità di analizzare gruppi o popolazioni diverse come se fossero parte di un esperimento. La validità di questi studi dipende dal presupposto che la suddivisione dei soggetti nel gruppo di controllo sia casuale.
- esportazioni
- Beni e servizi prodotti in una nazione e acquistati da famiglie, imprese e governi in altre nazioni.
- esternalità
- Effetto positivo o negativo, dovuto a una decisione di produzione, consumo o altro, su una terza persona che non è inclusa nel contratto come destinatario di tale effetto. Viene chiamata anche effetto esterno perché si tratta di una conseguenza che è esterna rispetto al contratto. Vedi anche: contratto incompleto, fallimento del mercato
- euforia irrazionale
- Processo che porta alla sopravvalutazione di un titolo. Questa espressione fu usata per la prima volta nel 1996 dall’allora capo dell’US Federal Reserve Board, Alan Greenspan, e venne successivamente divulgata dall’economista Robert Shiller.
- fallacia di composizione
- L’idea errata che ciò che è vero per una parte (ad esempio una singola famiglia) debba essere vero anche per il tutto (l’economia nel suo complesso). Vedi anche: paradosso del risparmio
- fallimento del mercato
- Si dice di una situazione nella quale il mercato alloca le risorse in maniera non Pareto-efficiente.
- fattore di produzione
- Una risorsa utilizzata nel processo produttivo. Sono fattori di produzione: il lavoro, i macchinari e impianti (cioè il capitale), la terra e gli altri input necessari alla produzione.
- feedback negativo
- Si ha quando una variazione iniziale delle condizioni mette in moto forze che tendono a smorzarla. Vedi anche: feedback positivo
- feedback positivo
- Si ha quando una variazione iniziale delle condizioni mette in moto forze che tendono ad amplificarla. Vedi anche: feedback negativo
- flusso
- Una grandezza misurata in rapporto a un intervallo di tempo, come il reddito annuo o il salario orario.
- forza lavoro
- L’insieme di coloro che, essendo parte della popolazione in età lavorativa, sono occupati, o cercano un’occupazione, al di fuori del lavoro domestico. La forza lavoro include gli occupati e i disoccupati. Vedi anche: tasso di disoccupazione, tasso di occupazione, tasso di attività
- free rider
- Letteralmente è chi fa un giro o una corsa a sbafo. In economia indica colui che beneficia dal contributo dato da altri individui a un progetto cooperativo, senza però contribuire in prima persona; quindi chi gode di un bene pubblico senza contribuire al suo finanziamento.
- frontiera possibile
- La curva che unisce i punti che rappresentano la quantità massima di un bene ottenibile per ogni data quantità dell’altro bene. Vedi anche: insieme possibile
- funzione concava
- Una funzione è concava se, presi due punti qualsiasi sulla curva che la rappresenta, il segmento che li unisce sta interamente al di sopra della curva stessa (una funzione è convessa se il segmento è interamente al di sotto della curva).
- funzione del consumo aggregato
- Funzione che mette in relazione il livello di spesa per i consumi dell’intera economia con altre variabili. Nel modello del moltiplicatore, tali variabili sono il reddito disponibile e il consumo autonomo. Vedi anche: reddito disponibile, consumo autonomo
- funzione dell’investimento aggregato
- Equazione che mette in relazione la spesa per investimenti dell’economia con altre variabili, come il tasso di interesse e i profitti attesi. Vedi anche: tasso di interesse
- funzione di produzione
- Funzione che esprime la relazione tra quantità di fattori produttivi (input) utilizzati e quantità di prodotto ottenuto (output). La funzione descrive le diverse tecniche disponibili per produrre un certo bene.
- gap di contrattazione
- Differenza tra il salario reale che le imprese desiderano offrire ai dipendenti per incentivarli a lavorare, e il salario reale compatibile con il markup che massimizza i profitti dell’impresa, dato il livello di concorrenza.
- garanzia patrimoniale
- Bene che un debitore promette al creditore come garanzia per il debito. Se il debitore non riuscisse a ripagare il debito, il creditore diventa proprietario del bene dato in garanzia.
- general purpose
- Si dice di una tecnologia o innovazione tecnologica che trova applicazione in molteplici settori, dando vita a ulteriori innovazioni. L’elettricità e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono due esempi di tecnologia general purpose.
- gioco
- Modello utilizzato per rappresentare l’interazione strategica tra più soggetti (detti giocatori); specifica le strategie possibili, l’informazione disponibile ai giocatori e i payoff che questi possono ottenere dall’interazione in funzione di ciascuna combinazione di strategie. Vedi anche: teoria dei giochi
- gioco a somma zero
- Gioco nel quale, per ogni combinazione di strategie selezionabile, i payoff positivi e negativi dei partecipanti sommano a zero. In un gioco a somma zero il guadagno di un giocatore corrisponde alla perdita degli altri.
- gioco di coordinamento
- Gioco caratterizzato dalla presenza di (almeno) due possibili equilibri di Nash, di cui spesso uno è superiore all’altro in senso paretiano.
- gioco sequenziale
- Gioco nel quale i giocatori scelgono la propria strategia in successione, per cui un giocatore prima di scegliere può osservare le strategie selezionate da chi lo ha preceduto. Un esempio è il gioco dell’ultimatum.
- gioco simultaneo
- Un gioco in cui tutti i giocatori scelgono la propria strategia contemporaneamente. Un esempio è il dilemma del prigioniero.
- Grande depressione
- Periodo di caduta drastica e prolungata della produzione e dell’occupazione, negli anni Trenta del XX secolo, originato dalla crisi del 1929.
- Grande moderazione
- Periodo tra gli anni Ottanta e la crisi finanziaria del 2008, caratterizzato, nelle economie avanzate, da una scarsa volatilità della produzione e del reddito. Il nome ‘Grande moderazione’ fu suggerito dagli economisti James Stock e Mark Watson e reso popolare dall’allora presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke.
- guadagni dallo scambio
- La differenza tra quanto i partecipanti a uno scambio complessivamente ottengono realizzando lo scambio rispetto a quanto avrebbe ottenuto se lo scambio non avesse avuto luogo. Vedi anche: rendita economica
- importazioni
- Beni e servizi acquistati da famiglie, imprese e settore pubblico in una nazione e prodotti in altre nazioni.
- imposta pigouviana
- Imposta applicata sulle attività che generano un’esternalità negativa, al fine di disincentivarle, così da raggiungere un’allocazione più efficiente. Vedi anche: esternalità, sussidio pigouviano
- imprenditore
- Una persona che crea o che sfrutta prima degli altri tecniche e forme organizzative innovative o altre opportunità offerte dal mercato.
- impresa
- Organizzazione economia nella quale i proprietari di beni capitali impiegano forza lavoro per produrre beni e servizi da vendere sul mercato con lo scopo di trarne un profitto.
- impresa cooperativa
- Impresa interamente o quasi interamente di proprietà dei lavoratori, i quali assumono e licenziano i manager.
- incentivi
- Ricompense o sanzioni economiche che influenzano i benefici e i costi associati a corsi di azione alternativi.
- incidenza di un’imposta
- L’effetto economico di un’imposta; chi è legalmente tenuto a versare l’imposta non coincide con chi ne sopporta effettivamente il costo.
- indice dei prezzi al consumo (IPC)
- Misura del livello generale dei prezzi che i consumatori devono pagare per i beni e i servizi, incluse le imposte sui consumi.
- inflation targeting
- Regime di politica monetaria nel quale la banca centrale modifica i tassi di interesse in modo da influenzare la domanda aggregata, con lo scopo di mantenere l’economia vicina a un livello di inflazione predeterminato.
- inflazione
- Aumento del livello generale dei prezzi nell’economia in un certo periodo di tempo, solitamente un anno. Vedi anche: deflazione, disinflazione
- inflazione attesa
- Il tasso di inflazione che gli agenti che fissano salari e prezzi si aspettano per il periodo successivo. Vedi anche: inflazione
- inflazione salariale
- Aumento del salario nominale in un certo periodo di tempo, solitamente un anno. Vedi anche: salario nominale
- informazione nascosta
- Il problema dell’informazione nascosta emerge quando alcune caratteristiche di quanto è scambiato o altri aspetti della transazione sono noti solo ad alcuni degli individui coinvolti. Ad esempio, un individuo che acquista un’assicurazione sanitaria è consapevole del proprio stato di salute, ma la compagnia assicurativa non lo può conoscere con certezza. Vedi anche: asimmetria informativa, azione nascosta, selezione avversa
- informazione verificabile
- Informazione che può essere utilizzata per garantire l’adempimento di un contratto. Vedi anche: contratto incompleto
- insieme possibile
- L’insieme di tutte le combinazioni di beni tra le quali un individuo può scegliere, tenendo conto dei vincoli cui è soggetto (economici, fisici, ecc.). Vedi anche: frontiera possibile
- insolvenza
- Un soggetto è insolvente quando il valore delle sue passività supera quello delle attività.
- intensità di capitale
- La quantità di beni capitali per ciascun lavoratore.
- interazione strategica
- Un’interazione sociale nella quale i partecipanti sono consapevoli delle conseguenze che le proprie azioni hanno sugli altri individui (e delle conseguenze che hanno le azioni degli altri su di loro).
- interazioni sociali
- Situazioni nelle quali le decisioni individuali influenzano il benessere altrui oltre che il proprio.
- investimento
- L’acquisto di un bene capitale, come un impianto o un edificio. Nell’aggregato, è la spesa complessiva per beni capitali di nuova produzione (macchinari, attrezzature), inclusi gli immobili di nuova costruzione.
- istituzioni
- Sono le leggi e le regole informali che disciplinano le interazioni sociali tra le persone e tra le persone e la biosfera, talvolta anche chiamate regole del gioco.
- lato corto
- Quando le transazioni che si desidera effettuare su un lato del mercato (domanda o offerta) sono in numero inferiore a quelle desiderate dall’altro lato, il primo è detto ‘lato corto’ del mercato. Poiché tipicamente ci sono più lavoratori che cercano lavoro che posti di lavoro disponibili, i datori di lavoro sono sul lato corto del mercato del lavoro. Vedi anche: lato domanda, lato offerta
- lato domanda
- In un mercato, gli individui che offrono denaro in cambio di beni o servizi (per esempio, chi acquista pane).
- lato offerta
- In un mercato, gli individui che offrono un bene o servizio in cambio di denaro (per esempio, chi vende pane).
- lavoro subordinato
- Rapporto di lavoro che prevede che il lavoratore sia pagato in base al tempo che trascorre lavorando per il proprio datore di lavoro, accettandone l’autorità.
- legge del prezzo unico
- È soddisfatta quando tutti i compratori e tutti i venditori scambiano un bene allo stesso prezzo. Se il bene fosse venduto a prezzi diversi, qualcuno potrebbe acquistarlo al prezzo più basso e rivenderlo a quello più alto. Vedi anche: arbitraggio
- legge di Okun
- Regolarità empirica per la quale al diminuire del tasso di crescita del PIL aumenta il tasso di disoccupazione. Vedi anche: coefficiente di Okun
- legislazione a tutela dell’occupazione
- Norme che rendono più costoso o difficile il licenziamento dei lavoratori.
- leverage
- Corrisponde al rapporto tra il valore delle attività e il patrimonio netto.
- libro ordini
- Tabella contenente gli ordini limite emessi dai compratori e dai venditori ma non ancora evasi.
- liquidità
- Misura della facilità con la quale un investimento finanziario può essere venduto o acquistato a un prezzo prevedibile.
- livello di sussistenza
- Il livello di standard di vita (misurato come quantità di beni consumati o come reddito) che fa sì che una popolazione non cresca e non si riduca nel tempo.
- lungo periodo
- Il termine non si riferisce a un periodo di una specifica ‘lunga’ durata, ma a un orizzonte temporale durante il quale la maggior parte delle variabili sono trattate come endogene. Una curva di costo di lungo periodo, ad esempio, si riferisce ai costi che l’impresa sostiene quando può variare le quantità di tutti gli input, compresi i beni capitali; le tecniche disponibili e le istituzioni invece si continuano a considerare esogene. Vedi anche: tecnica, istituzioni, breve periodo, medio periodo
- male pubblico
- L’equivalente negativo di un bene pubblico. È non rivale, nel senso che il consumo del male pubblico da parte di un individuo non limita il consumo dello stesso male pubblico da parte di altri.
- margine di profitto
- La differenza tra prezzo e costo marginale.
- markup
- Il rapporto tra il margine di profitto (differenza tra prezzo e costo marginale) e il prezzo. Per un’impresa che massimizza il profitto, è inversamente proporzionale all’elasticità della domanda del bene prodotto. Vedi anche: margine di profitto
- matching nel mercato del lavoro
- Le modalità con le quali avviene l’incontro tra chi offre e chi domanda lavoro.
- medio periodo
- Il termine non si riferisce a un periodo di tempo di una specifica ‘media’ durata, ma a un orizzonte temporale durante il quale sono considerate esogeni rispetto al modello il valore totale dei beni capitali, le tecniche e le istituzioni, mentre le altre variabili (produzione, occupazione, prezzi e salari) sono trattate come endogene. Vedi anche: beni capitali, tecnica, istituzioni, breve periodo, lungo periodo
- mercati
- Un modo in cui le persone possono scambiarsi beni e servizi attraverso scambi che sono reciproci (al contrario dei regali), avvengono su base volontaria per beneficio mutuo (al contrario del furto, o della tassazione), il quale è spesso impersonale (al contrario degli scambi tra amici o familiari).
- mercati mancanti
- Mercati nei quali sarebbe mutuamente vantaggioso realizzare scambi, ma che non esistono, ad esempio a causa di problemi di asimmetria informativa o non verificabile.
- mercato del lavoro
- Un mercato nel quale i datori di lavoro offrono un salario a chi è disposto a lavorare alle loro dipendenze. In quanto domandano lavoro, i datori di lavoro rappresentano il lato domanda, mentre i lavoratori rappresentano il lato offerta di questo mercato.
- mercato monopolistico
- Vedi: monopolio
- mercato primario
- Vedi anche: mercato secondario e primario
- mercato secondario e primario
- Il mercato primario è quello dove beni o titoli finanziari vengono venduti per la prima volta. Per esempio, la vendita iniziale di titoli di una società ad un investitore (anche nota come offerta pubblica iniziale, o IPO - initial public offering) avviene sul mercato primario e la successiva compravendita di detti titoli in borsa avviene sul mercato secondario. Questi termini vengono utilizzati anche per fare riferimento alla vendita di biglietti (mercato primario) e ai loro successivi scambi che avvengono sul mercato secondario.
- miglioramento paretiano
- Un cambiamento dal quale almeno un individuo trae beneficio senza che peggiori la condizione degli altri individui.
- moltiplicatore
- Meccanismo attraverso il quale una variazione della spesa autonoma determina, attraverso effetti diretti e indiretti, un aumento del livello di produzione aggregata. Con il termine moltiplicatore si indica anche il rapporto tra la dimensione della variazione finale della produzione aggregata e quella dell’aumento iniziale della spesa autonoma. Vedi anche: moltiplicatore fiscale
- moltiplicatore fiscale
- La variazione totale (diretta e indiretta) dell’output, causata da una variazione della spesa pubblica autonoma. Vedi anche: stimolo fiscale, politica fiscale, domanda aggregata
- momentum trading
- Strategia di scambio di azioni che si basa sull’idea che le nuove informazioni non vengano istantaneamente incorporate nei prezzi, che quindi mostrano una correlazione positiva nel breve periodo.
- moneta
- Indichiamo come moneta qualcosa che facilità gli scambi (un mezzo di pagamento) rappresentato da banconote, depositi bancari e qualsiasi altra cosa utilizzabile per l’acquisto di beni e servizi, che viene accettata come pagamento perché chi la accetta potrà impiegarla per lo stesso scopo. Quest’ultimo ‘perché’ è importante, in quanto distingue lo scambio effettuato tramite moneta dal baratto, nel quale i beni sono scambiati tra loro direttamente.
- moneta bancaria
- Moneta in forma di depositi bancari creata dalle banche quando erogano credito a famiglie e imprese.
- monopolio
- Si ha un monopolio quando un’impresa è l’unica a vendere un prodotto per il quale non esistono sostituti stretti. Un mercato monopolistico è un mercato con un solo venditore. Vedi anche: potere di mercato, monopolio naturale, mercato monopolistico
- monopolio naturale
- Un’industria nella quale la produzione è caratterizzato da una curva di costo medio di lungo periodo decrescente, tale da non rendere sostenibile la concorrenza tra più imprese nel mercato.
- mutuo
- Contratto che permette a una famiglia o a un’impresa di prendere in prestito una quantità di denaro per acquistare un bene senza pagarne l’intero prezzo al momento dell’acquisto. Chi accende un mutuo si impegna a ripagare il debito e gli interessi nell’arco di un certo numero di anni. Il debito è spesso concesso dietro garanzia patrimoniale (ad esempio mediante ipoteca sull’immobile acquistato). Vedi anche: garanzia patrimoniale
- norma sociale
- Un tacito accordo, condiviso dalla maggior parte dei membri di una collettività, sulle azioni da intraprendere quando il comportamento di qualcuno ha conseguenze per gli altri.
- obbligazione
- Un titolo finanziario che comporta la promessa da parte dell’emittente di versare al detentore somme di denaro predeterminate in un certo arco di tempo.
- offerta minima accettabile
- Nel gioco dell’ultimatum, l’offerta più bassa fatta dal Proponente che non viene rifiutata dal Rispondente. Questa locuzione si usa spesso nell’ambito di una contrattazione, per indicare l’offerta più svantaggiosa tra quelle che una delle parti considera accettabili.
- oligopolistico
- Un mercato si dice oligopolistico se vi opera un numero ristretto di venditori, ognuno dei quali gode di un certo potere di mercato.
- opzione di riserva
- La migliore alternativa all’opzione disponibile nell’ambito di una transazione. Vedi anche: prezzo di riserva
- ordine limite
- Annuncio di disponibilità a comprare o vendere un titolo in una certa quantità a un certo prezzo.
- ottimizzazione vincolata
- Situazione nella quale un decisore sceglie il valore di una o più variabili per raggiungere al meglio un certo scopo (per esempio massimizzare i profitti), in presenza di un vincolo che limita l’insieme possibile (per esempio la curva di domanda).
- paradosso del risparmio
- Un individuo che consuma di meno risparmia di più, ma se tutti gli individui consumassero di meno il risparmio aggregato potrebbe diminuire invece di aumentare. Poiché la riduzione dei consumi riduce la domanda aggregata e quindi la produzione e il reddito, il tentativo di aumentare i risparmi è vano se l’aumento della propensione a risparmiare non è accompagnato da un aumento degli investimenti (o di un’altra componente della domanda aggregata, come la spesa pubblica). Vedi anche: fallacia di composizione
- Pareto-efficiente
- Lo è un’allocazione se nessun’altra allocazione possibile può migliorare la condizione di un individuo senza peggiorare quella di un altro, cioè se nessun’altra allocazione possibile la domina.
- parità di potere d’acquisto (PPA)
- Un indice che, eventualmente correggendo il rapporto indicato dal tasso di cambio, permette di confrontare i prezzi in paesi diversi tenendo conto delle quantità di beni acquistabili. Vedi anche: prezzi costanti
- patrimonio netto
- Differenza tra attività e passività. Vedi anche: stato patrimoniale
- payoff
- In un gioco, ciò che un giocatore ottiene dall’interazione con gli altri giocatori.
- perdita secca
- La perdita di surplus totale dovuta al fatto che non è stata selezionata un’allocazione Pareto-efficiente.
- politica fiscale
- Variazioni nel livello delle imposte o della spesa pubblica realizzate allo scopo di stabilizzare l’economia. Vedi anche: stimolo fiscale, moltiplicatore fiscale, domanda aggregata
- politica monetaria
- Azioni intraprese dalla banca centrale (o dal governo attraverso di essa) per influenzare il livello dell’attività economica attraverso la variazione dei tassi di interesse o del prezzo dei titoli finanziari.
- politiche per la concorrenza
- L’insieme delle iniziative e delle norme che mirano a limitare il potere di mercato derivante dalle posizioni di monopolio e a prevenire la formazione di cartelli.
- politiche protezionistiche
- Misure attuate da uno Stato per limitare le importazioni al fine di proteggere le industrie locali dalla concorrenza estera. Possono consistere in imposte o limiti quantitativi sui beni importati.
- popolazione inattiva
- La parte di popolazione in età lavorativa che non è né occupata né alla ricerca di un’occupazione. Un genitore che non lavora per accudire i figli, ad esempio, è classificato come parte della popolazione inattiva.
- popolazione in età lavorativa
- Una convenzione statistica che solitamente indica le persone che in un certo Paese hanno un’età compresa tra 15 e 64 anni.
- potere
- La capacità di un individuo di ottenere, spesso attraverso l’imposizione o la minaccia di sanzioni, ciò che desidera quando questo contrasta con le intenzioni degli altri.
- potere di mercato
- Capacità di un’impresa di fissare un prezzo alto per il proprio prodotto senza doversi adeguare al prezzo dei concorrenti, agendo quindi da price-setter invece che da price-taker.
- potere negoziale
- Il vantaggio di cui gode una parte rispetto alle altre, che le consente di assicurarsi una porzione maggiore delle rendite economiche generate da un’interazione (ad esempio una contrattazione).
- preferenze
- Il modo in cui ordiniamo tra loro un insieme di possibili esiti, in base al fatto che li riteniamo più o meno desiderabili.
- preferenze rivelate
- Un modo per dedurre le preferenze di un soggetto a partire dalle scelte effettuata e dalle azioni intraprese sulla base di esse. Vedi anche: preferenze
- preferenze sociali
- Preferenze che attribuiscono un valore anche al benessere degli altri individui, anche quando ciò comporta un minore guadagno individuale. Vedi anche: preferenze
- prezzi costanti
- Prezzi corretti per tenere conto delle variazioni nel livello dei prezzi, facendo in modo che uno stesso prezzo in diversi momenti corrisponda al medesimo potere d’acquisto. Vedi anche: parità di potere d’acquisto (PPA)
- prezzo di equilibrio
- Il prezzo che garantisce l’eguaglianza tra domanda e offerta in un mercato. Vedi anche: equilibrio (di un mercato)
- prezzo di riserva
- Il prezzo minimo al quale un individuo è disposto a vendere un bene (l’opzione di riserva per il venditore è restare in possesso del bene). Vedi anche: opzione di riserva
- prezzo relativo
- Prezzo di un bene o servizio rispetto al prezzo di un altro bene o servizio (è espresso solitamente come un rapporto).
- price-taker
- Si dice di un consumatore o un produttore che non può trarre vantaggio dall’offrire o dal richiedere un prezzo diverso da quello prevalente sul mercato, definito dall’equilibrio concorrenziale. Chi è price-taker non ha il potere di influenzare il prezzo di mercato.
- prociclico
- Tendenza a muoversi, nell’ambito del ciclo economico, nella stessa direzione della produzione aggregata e dell’occupazione. Vedi anche: anticiclico
- prodotto differenziato
- Il prodotto di un’impresa è differenziato quando ha caratteristiche uniche rispetto ai prodotti delle imprese concorrenti.
- prodotto interno lordo (PIL)
- Misura il valore di mercato della produzione di beni finali e servizi di un’economia in un certo arco temporale (solitamente un anno). La produzione di beni intermedi che servono come input per la produzione di beni finali non viene calcolata per evitare errori di doppio conteggio.
- produttività del lavoro
- Produzione totale divisa per il numero di ore di lavoro o altra misura della quantità di lavoro.
- produttività marginale
- L’ammontare addizionale di produzione che si ottiene aumentando di un’unità la quantità di uno specifico input mentre si mantiene costante quella di tutti gli altri.
- produttività media
- La produzione totale divisa per la quantità di uno specifico input, per esempio la quantità di lavoro, misurata dal numero di lavoratori o dalle ore di lavoro.
- produttività media del lavoro decrescente
- Situazione nella quale, all’aumentare dell’impiego di lavoro in un processo produttivo, la produttività media del lavoro si riduce.
- produzione aggregata
- La produzione totale di un’economia in un certo arco temporale (solitamente un anno).
- profitto economico
- La differenza tra i ricavi totali di un’impresa e i suoi costi totali, questi ultimi comprensivi del costo opportunità del capitale
- profitto normale
- Livello dei profitti pari al costo opportunità del capitale. Un’impresa i cui profitti sono pari al profitto normale consegue un profitto economico pari a zero. Vedi anche: profitto economico, costo opportunità del capitale
- progresso tecnico
- Un cambiamento nelle tecniche disponibili che permette di ottenere una certa quantità di prodotto utilizzando una quantità minore di input (lavoro, macchinari, terreno, energia, tempo).
- propensione marginale al consumo
- Variazione nella spesa per consumi determinata da un aumento unitario del reddito disponibile.
- propensione marginale all’importazione
- Variazione nelle importazioni dovuta a un aumento unitario del reddito totale.
- proprietà privata
- Un oggetto si definisce proprietà privata se l’individuo che lo possiede può escluderne gli altri, può beneficiare del suo utilizzo e può scambiarlo con altri. Vedi anche: diritto di proprietà
- pura impazienza
- Caratteristica di chi dà più valore a un aumento del consumo corrente rispetto a un aumento di pari entità del consumo futuro, quando il livello di consumo è uguale nel presente e nel futuro. Può dipendere anche da miopia o da mancanza di autodisciplina.
- quantitative easing (QE)
- L’acquisto da parte di una banca centrale di titoli finanziari, con lo scopo di ridurre i tassi di interesse su quegli stessi titoli. Vi si può ricorrere quando la politica monetaria tradizionale si rivela inefficace perché il tasso di interesse di riferimento ha raggiunto il limite inferiore (zero lower bound). Vedi anche: zero lower bound
- razionamento
- Modalità di allocazione di un bene o una risorsa diversa dal prezzo (ad esempio, attraverso una coda o una lotteria).
- razionamento del credito
- Situazione che si verifica quando chi ha meno ricchezza prende a prestito a condizioni meno favorevoli di quelle applicate a chi ha più ricchezza.
- recessione
- L’US National Bureau of Economic Research la definisce come un periodo nel quale la produzione aggregata di un’economia si riduce. Alternativamente si può definire come un periodo nel quale, benché l’economia stia crescendo, il livello di produzione è inferiore al livello potenziale o ‘normale’. Il problema di questa seconda definizione è che il concetto di livello ‘normale’ è controverso.
- reciprocità
- Un comportamento ispirato a reciprocità è quello di un individuo che aiuta o si comporta bene con un altro individuo se e solo se l’altro lo aiuta e si comporta bene con lui.
- reddito
- L’ammontare ricevuto in un certo periodo di tempo (come un anno) sotto forma di salari e stipendi, profitti, interessi, rendite o altro. Si tratta della somma massima che un individuo può consumare senza intaccare la propria ricchezza. Vedi anche: reddito disponibile
- reddito disponibile
- Il reddito di un individuo o di una famiglia effettivamente disponibile per i consumi, dunque comprensivo dei trasferimenti ricevuti dallo Stato e al netto delle imposte ad esso versate.
- reddito netto
- Reddito al netto del deprezzamento. Vedi anche: reddito, deprezzamento
- relazione principale-agente
- Relazione asimmetrica tra due soggetti caratterizzata dal fatto che il primo (principale) trae beneficio da un’azione o un attributo del secondo (agente) che l’informazione del principale non consente di ottenere in un contratto completo. Vedi anche: contratto incompleto
- rendimenti decrescenti
- Quando l’aumento di output ottenuto con un’unità addizionale di un input è inferiore a quello ottenuto con l’unità addizionale di input precedente.
- rendimenti di scala costanti
- Si hanno quando, aumentando nella stessa proporzione tutti gli input, il prodotto aumenta in proporzione maggiore (ad esempio raddoppiando gli input il prodotto aumenta di più del doppio). È una delle ragioni per le quali il costo medio può essere decrescente.
- rendimenti marginali del consumo decrescenti
- Descrivono il fatto che, maggiore è il livello di consumo di un individuo, minore è il valore che egli associa a un aumento unitario del suo livello di consumo.
- rendimento
- Il tasso implicito che ottiene chi compra un titolo al suo prezzo di mercato.
- rendita da disequilibrio
- Rendita economica che si ottiene quando un mercato non è in equilibrio, per esempio se c’è eccesso di domanda o di offerta per un certo bene o servizio.
- rendita da innovazione
- La differenza tra i profitti ottenuti da un’impresa che innova introducendo una nuova tecnica, forma organizzativa o strategia di marketing e il costo opportunità del capitale.
- rendita da occupazione
- La rendita economica che un lavoratore ottiene quando il beneficio netto derivante dall’essere occupato è maggiore del beneficio netto della sua opzione di riserva (cioè l’essere disoccupato).
- rendita di equilibrio
- Rendita presente in un mercato in equilibrio.
- rendita economica
- La ottiene un individuo che riceve un pagamento o un altro tipo di remunerazione superiore a quanto avrebbe ricevuto nella migliore alternativa alla situazione corrente (cioè scegliendo l’opzione di riserva). Vedi anche: opzione di riserva
- rendita monopolistica
- Il profitto economico generato dalla mancanza di concorrenza nel mercato del bene o servizio prodotto dall’impresa. Vedi anche: profitto economico
- retta di isocosto
- Una retta che rappresenta tutte le combinazioni di input che comportano lo stesso costo per un produttore.
- retta di regressione lineare
- La retta che realizza la migliore interpolazione di un insieme di dati.
- ricavo marginale
- La differenza in ricavo che si ottiene aumentando la produzione di una unità.
- ricchezza
- L’insieme delle cose possedute da una persona. Include il valore di mercato di case, automobili, terreni, edifici, attrezzature o altri beni capitali posseduti, uniti agli investimenti finanziari come azioni o obbligazioni. Al totale si sottraggono i debiti, ad esempio un mutuo, e si aggiungono i crediti.
- ricchezza obiettivo
- Il livello di ricchezza che una famiglia ambisce a raggiungere, in base ai propri obiettivi o alle proprie preferenze e alle aspettative sul futuro. Assumiamo che le famiglie cerchino di mantenere costante questo livello di ricchezza, anche a fronte di cambiamenti nella propria situazione economica.
- ricerca e sviluppo
- La spesa che un ente pubblico o privato effettua al fine di individuare nuovi metodi di produzione, nuovi prodotti, o di realizzare altre innovazioni utili dal punto di vista economico.
- rischio di credito
- Il rischio che un prestito non venga restituito.
- rischio di espropriazione
- Il rischio che un bene o un’attività patrimoniale sia sottratto al suo proprietario dallo Stato o da un altro soggetto
- rischio di liquidità
- Il rischio che non sia possibile convertire in denaro liquido un titolo con rapidità sufficiente a evitare una perdita finanziaria.
- rischio idiosincratico
- Il rischio che minaccia solo un numero ristretto di attività patrimoniali. Gli investitori possono eliminare quasi del tutto la propria esposizione a questo rischio diversificando i propri investimenti.
- rischio sistematico
- Il rischio che minaccia tutto il mercato, cosicché è impossibile per gli investitori difendersi diversificando i propri investimenti.
- rischio sistemico
- Il rischio che minaccia l’intero sistema finanziario.
- risparmio precauzionale
- L’aumento dei risparmi finalizzato ad aumentare la propria ricchezza fino al livello di ricchezza obiettivo. Vedi anche: ricchezza obiettivo
- risposta ottima
- In teoria dei giochi la riposta ottima è la strategia che garantisce a un giocatore il payoff più alto date le strategie selezionate dagli altri giocatori.
- rivalità
- Si ha quando gli individui sono in competizione per l’utilizzo di un bene o di un servizio, per cui l’utilizzo del bene da parte di un individuo ne preclude o riduce la possibilità di utilizzo da parte degli altri. Vedi anche: bene pubblico, bene rivale
- rivoluzione capitalista
- Il verificarsi di repentine innovazioni tecnologiche unite alla progressiva affermazione di un nuovo sistema economico.
- Rivoluzione industriale
- Nome dato all’insieme di avanzamenti tecnologici e innovazioni organizzative che iniziarono in Inghilterra nel XVIII secolo e trasformarono un sistema di produzione agricolo e artigianale in un’economia industriale.
- saggio marginale di sostituzione (SMS)
- Il tasso al quale una persona è disposta a scambiare due beni. Corrisponde all’inclinazione della curva d’indifferenza in quel punto. Vedi anche: saggio marginale di trasformazione (SMT)
- saggio marginale di trasformazione (SMT)
- La quantità di un certo bene a cui dobbiamo rinunciare per acquisire un’unità addizionale di un altro bene. Corrisponde all’inclinazione della frontiera possibile in ogni punto. Vedi anche: saggio marginale di sostituzione (SMS)
- salari di efficienza
- Il nome dato ai salari pagati dai datori di lavoro che superano il salario di riserva del lavoratore, allo scopo di indurlo a fornire un livello di impegno superiore a quello che sceglierebbe altrimenti. Vedi anche: effetto disciplinante del salario, rendita da occupazione
- salario di riserva
- Il reddito che un lavoratore otterrebbe nel caso in cui non avesse l’attuale occupazione, pari quindi al salario che otterrebbe nella migliore occupazione alternativa o al sussidio di disoccupazione.
- salario nominale
- La remunerazione ricevuta in cambio del proprio lavoro, espressa in unità di una specifica valuta. Vedi anche: salario reale
- salario reale
- Il salario nominale corretto tenendo in considerazione la quantità di beni e servizi acquistabili. Considera quindi l’effetto di una variazione del livello dei prezzi tra un periodo e l’altro. Vedi anche: salario nominale
- scala logaritmica
- Scala di misura di una quantità che si basa sulla funzione logaritmica. La funzione logaritmica converte un rapporto in una differenza: log (a/b) = log a – log b. Questa proprietà si rivela molto utile per confrontare tassi di crescita: se ad esempio il reddito nazionale raddoppia da 50 a 100 in un’economia povera e da 1.000 a 2.000 in un’economia ricca, sulla scala logaritmica la differenza sarà la stessa. Su una scala logaritmica, l’andamento di una variabile che cresce a tasso costante è rappresentato da una retta.
- scala logaritmica
- Si parla di scala logaritmica, o più precisamente semi-logaritmica, perché la rappresentazione grafica è ottenuta applicando alla variabile sull’asse verticale una trasformazione logaritmica. Di conseguenza, una scala logaritmica usa la distanza tra due punti sull’asse verticale per rappresentare uno stesso rapporto. Ad esempio, il rapporto tra 3 e 6 è uguale a quello tra 6 e 12 (in ciascuna coppia, il numero maggiore è il doppio del minore).
- scala logaritmica
- Scala di misura di una quantità che si basa sulla funzione logaritmica. La funzione logaritmica converte un rapporto in una differenza: log (a/b) = log a – log b. Questa proprietà si rivela molto utile per confrontare tassi di crescita: se ad esempio il reddito nazionale raddoppia da 50 a 100 in un’economia povera e da 1.000 a 2.000 in un’economia ricca, sulla scala logaritmica la differenza sarà la stessa. Su una scala logaritmica, l’andamento di una variabile che cresce a tasso costante è rappresentato da una retta.
- scala logaritmica
- Si parla di scala logaritmica, o più precisamente semi-logaritmica, perché la rappresentazione grafica è ottenuta applicando alla variabile sull’asse verticale una trasformazione logaritmica. Di conseguenza, una scala logaritmica usa la distanza tra due punti sull’asse verticale per rappresentare uno stesso rapporto. Ad esempio, il rapporto tra 3 e 6 è uguale a quello tra 6 e 12 (in ciascuna coppia, il numero maggiore è il doppio del minore).
- scarsità
- Caratteristica di un bene cui si attribuisce un valore e la cui acquisizione comporta un costo opportunità.
- scienza economica
- Lo studio di come le persone interagiscono tra di loro e con l’ambiente circostante per provvedere al proprio sostentamento, e come tali modalità di interazione cambiano nel tempo.
- scorte
- Beni che un’impresa detiene prima di venderli o usarli, incluse le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti e destinati alla vendita.
- selezione avversa
- Il problema che si verifica in uno scambio quando le condizioni offerte da una parte spingono alcune delle controparti ad abbandonare il mercato. Un esempio è il problema dell’asimmetria informativa nei contratti assicurativi: se è il premio è alto, ad assicurarsi saranno solo le persone che prevedono di ammalarsi. Ma se l’assicuratore anticipa questo effetto di selezione, fisserà il premio a un livello ancora più alto. Ci si riferisce alla selezione avversa anche come problema di informazione nascosta, per distinguerla dal problema dell’azione nascosta che caratterizza l’azzardo morale. Vedi anche: contratto incompleto, azzardo morale, asimmetria informativa
- separazione tra proprietà e controllo
- La caratteristica di alcune imprese nelle quali i manager non sono anche proprietari di azioni.
- shock
- Una variazione esogena di uno o più dati in un modello.
- shock di domanda
- Una variazione inattesa della domanda aggregata, come un aumento o una riduzione del consumo autonomo, dell’investimento o delle esportazioni nette.
- shock di offerta
- Una variazione inattesa sul lato dell’offerta, come una variazione del prezzo delle materie prime (es. il petrolio) o un miglioramento tecnologico.
- sindacato
- Un’organizzazione formata principalmente da lavoratori dipendenti, si occupa di negoziare i salari e le condizioni di lavoro dei suoi membri.
- sindacato inclusivo
- Un sindacato che, rappresentando una pluralità di imprese o di settori, tiene conto degli effetti di un aumento salariale sull’andamento dell’occupazione nell’economia nel suo insieme nel lungo periodo.
- sistema economico
- Un modo di organizzare l’economia peculiare per le istituzioni che ne stanno alla base. Alcuni sistemi economici nel passato e nel presente sono stati: le economie pianificate centralmente (ad esempio l’Unione Sovietica nel XX secolo), il feudalismo (ad esempio gran parte dell’Europa durante il Medioevo), lo schiavismo (ad esempio le economie degli Stati Uniti del Sud e le piantagioni caraibiche prima dell’abolizione della schiavitù nel XIX secolo) e il capitalismo (la maggior parte delle economie del mondo odierno).
- sistema politico
- Ciò che determina il modo in cui si promulgano le leggi e si sceglie chi deve governare e il modo in cui i governi attuano le politiche.
- specifico alla transazione
- Un attributo o caratteristica di un individuo, o di qualcosa che l’individuo possiede, che ha più valore nell’ambito delle transazione in oggetto che in qualsiasi altro utilizzo.
- specifico all’impresa
- Un attributo o caratteristica di un individuo, o di qualcosa che l’individuo possiede, che ha più valore nell’impresa in cui egli è occupato che in qualsiasi altra impresa.
- speculazione
- Comprare e vendere titoli per guadagnare da una variazione attesa del prezzo.
- spesa pubblica
- La spesa della pubblica amministrazione. Quando viene inclusa tra le componenti della domanda aggregata o del PIL, si considera sola la spesa pubblica per l’acquisto di beni e servizi, ovvero la spesa pubblica al netto della spesa per trasferimenti pubblici come pensioni e sussidi di disoccupazione.
- spiazzamento
- Questo termine viene usato in due contesti. Nel primo caso, indica l’effetto negativo che gli incentivi economici possono avere sulle motivazioni di carattere etico. Nel secondo caso, il termine si riferisce alla possibilità che un aumento della spesa pubblica riduca la spesa privata, cosa che potrebbe accadere in un’economia che sta utilizzando pienamente la capacità produttiva, o quando a una manovra fiscale espansiva si accompagna a un aumento del tasso di interesse.
- spirale salari-prezzi
- La situazione che si verifica se a un aumento iniziale dei salari segue un aumento dei prezzi, cui segue un altro aumento dei salari e così via (il punto di partenza può anche essere un aumento dei prezzi).
- stabilizzatore automatico
- La parte del sistema di imposte e trasferimenti pubblici che ha l’effetto di smorzare le fluttuazioni del ciclo economico. Un esempio sono i sussidi di disoccupazione.
- stato patrimoniale
- Un documento che elenca le attività, le passività e il patrimonio netto di un soggetto economico come una famiglia, una banca o un’impresa.
- stimolo fiscale
- L’uso della politica fiscale da parte del governo (combinando la riduzione delle imposte a un aumento della spesa) allo scopo di far crescere la domanda aggregata. Vedi anche: moltiplicatore fiscale, politica fiscale, domanda aggregata
- stock
- Una grandezza misurata in un istante; la sua misura non ha una dimensione temporale. Vedi anche: flusso
- strategia
- Un’azione o corso di azioni che una persona intraprende essendo consapevole dell’interdipendenza con le azioni degli altri ai fini del risultato finale.
- strategia dominante
- Una strategia che, indipendentemente dalle strategie selezionate dagli altri giocatori, garantisce a un giocatore di ottenere un payoff maggiore rispetto alle altre azioni disponibili.
- surplus del consumatore
- La somma, per tutte le unità acquistate di un certo bene, delle differenze tra la disponibilità a pagare da parte del consumatore per quell’unità e il suo prezzo di acquisto.
- surplus del produttore
- La somma, per tutte le unità prodotte e vendute di un certo bene, tra il prezzo di vendita e il prezzo minimo che l’impresa sarebbe stata disposta ad accettare per vendere quell’unità.
- surplus totale
- La somma di tutti i guadagni dallo scambio che i partecipanti possono ottenere da un’interazione. Vedi anche: guadagni dallo scambio
- sussidio di disoccupazione
- Un sussidio pagato dallo Stato ai disoccupati.
- sussidio pigouviano
- Un sussidio del governo atto a incoraggiare un’attività economica che genera esternalità positive (per esempio: finanziare la ricerca di base).
- tangente
- Due curve sono tangenti se hanno un punto in comune ma non si incrociano. La tangente alla curva in un punto è la retta che tocca la curva in quel punto senza ‘tagliarla’.
- tasso di attività
- Il rapporto tra il numero di individui nella forza lavoro e la popolazione in età lavorativa. Vedi anche: forza lavoro, popolazione in età lavorativa
- tasso di cambio
- Indica la quantità di valuta nazionale necessaria ad acquistare un’unità di valuta estera (quotazione incerto per certo), per cui il tasso aumenta in corrispondenza di un deprezzamento della valuta nazionale e diminuisce in corrispondenza di un suo apprezzamento. Nel caso dell’euro si usa la quotazione certo per incerto, per cui si esprime il tasso di cambio come unità di valuta estera necessarie ad acquistare un euro.
- tasso di capitalizzazione di mercato
- Il tasso di rendimento sufficiente a indurre gli investitori a detenere azioni di una certa impresa. Le imprese più esposte al rischio sistematico saranno caratterizzate da tassi di capitalizzazione di mercato maggiori.
- tasso di crescita esponenziale
- Il tasso di crescita esponenziale è il tasso medio di crescita annuo composto in un certo arco temporale.
- tasso di disoccupazione
- Il rapporto tra il numero di disoccupati e la dimensione della forza lavoro. Nota bene: il tasso di disoccupazione e il tasso di occupazione hanno denominatori diversi, quindi la loro somma non dà come risultato 100%. Vedi anche: forza lavoro, tasso di occupazione
- tasso di disoccupazione che stabilizza l’inflazione
- Il tasso di disoccupazione in corrispondenza del quale l’inflazione è costante. In passato è stato spesso indicato come ‘tasso naturale’ di disoccupazione. Vedi anche: disoccupazione
- tasso di interesse
- Il prezzo che si paga per anticipare al presente parte del proprio potere d’acquisto futuro. Vedi anche: tasso di interesse nominale, tasso di interesse reale
- tasso di interesse nominale
- Il tasso di interesse al lordo del tasso di inflazione. È il tasso che viene normalmente riportato nelle quotazioni. Vedi anche: tasso di interesse reale, tasso di interesse
- tasso di interesse reale
- Il tasso di interesse al netto del tasso di inflazione (cioè: tasso di interesse nominale meno tasso di inflazione). Rappresenta l’ammontare di beni che si possono acquistare in futuro in cambio rinunciando a un’unità di consumo presente. Vedi anche: tasso di interesse nominale, tasso di interesse
- tasso di occupazione
- Il rapporto tra il numero di individui occupati e la popolazione in età lavorativa. Vedi anche: popolazione in età lavorativa
- tasso di riferimento
- Il tasso di interesse stabilito dalla banca centrale, applicato alle banche che prendono in prestito base monetaria da altre banche o dalla stessa banca centrale. Vedi anche: tasso di interesse reale, tasso di interesse nominale
- tasso di rimpiazzo dei sussidi di disoccupazione
- Il rapporto tra il sussidio di disoccupazione e il salario corrisposto prima delle perdita del lavoro (entrambi calcolati al lordo delle imposte).
- tasso di sconto intertemporale
- Corrisponde al valore attribuito dall’individuo a un’unità aggiuntiva di consumo attuale rispetto a un’unità aggiuntiva di consumo futuro. Si tratta della pendenza della curva di indifferenza tra consumo attuale e futuro, diminuita di uno.
- tasso sui prestiti bancari
- Il tasso di interesse medio richiesto dalle banche alle imprese e alle famiglie. Tipicamente questo tasso è superiore al tasso di riferimento: la differenza è detta markup o spread sui prestiti commerciali. Vedi anche: tasso di interesse, tasso di riferimento
- taylorismo
- Innovazione nel management finalizzata alla riduzione dei costi di lavoro; consiste ad esempio nella suddivisione di un compito complesso in una molteplicità di compiti più semplici che possono essere svolti da lavoratori meno qualificati, così da ridurre la remunerazione del lavoro.
- tecnica
- Il processo di trasformazione di materie prime e altri input, incluso il lavoro delle persone e l’utilizzo dei macchinari, in un prodotto.
- tecnicamente possibile
- Un’allocazione che rispetta i limiti imposti dalla tecnica e dalla biologia.
- teoria dei giochi
- Ramo della matematica che si occupa di studiare le interazioni strategiche, cioè le situazioni in cui ogni agente sa che il proprio benessere dipende anche dalle azioni degli altri agenti. Vedi anche: gioco
- tetto agli affitti
- La somma massima che un proprietario può legalmente chiedere come canone d’affitto per un immobile.
- titolare del residuo
- La persona che, in un’impresa o un progetto, riceve quanto resta dopo aver pagato tutti i costi contrattuali (come il costo del lavoro, le imposte, ecc.).
- titolo di Stato
- Un’obbligazione emessa dal governo che prevede la promessa di pagare al titolare flussi di denaro predeterminati a intervalli specifici.
- too big to fail
- Caratteristica attribuita alle grandi banche, la cui importanza centrale nell’economia garantisce loro di essere salvate dal governo in caso di difficoltà finanziarie. La banca quindi non sopporta i costi delle proprie attività ed è probabile che si assuma rischi maggiori.
- trasferimenti pubblici
- Spesa delle pubbliche amministrazioni che consiste in trasferimenti monetari alle famiglie o agli individui, come ad esempio le pensioni o i sussidi di disoccupazione. I trasferimenti pubblici non sono inclusi nell’aggregato G che è parte del PIL e della domanda aggregata Vedi anche: spesa pubblica
- trasformazione delle scadenze
- Pratica che consiste nel prendere in prestito denaro a breve termine, dandolo poi in prestito a lungo termine. Una banca, ad esempio, accetta depositi promettendo di ripagarli a vista, mentre concede prestiti a lungo termine (che possono essere ripagati anche dopo molti anni).
- unione monetaria
- Un gruppo di Paesi che usano la stessa valuta e che quindi condividono la stessa politica monetaria.
- utilità
- Una misura numerica del valore che attribuiamo a un certo esito. Esiti con utilità più elevata sono preferiti a esiti con utilità più bassa.
- utilità marginale
- L’utilità addizionale derivante dall’aumento unitario della quantità consumata di un bene.
- utilizzo della capacità produttiva
- La misura dello scostamento della produzione di un’impresa, di un’industria, o di un’intera economia dal massimo livello di produzione consentito dai beni capitali e delle conoscenze a disposizione.
- valore aggiunto
- In un processo di produzione, si tratta del valore del prodotto meno il valore dei beni intermedi acquistati. Esso corrisponde alla somma delle remunerazioni dei fattori produttivi (capitale e lavoro) impegnati nel processo.
- valore attuale
- Il valore che ha oggi un flusso di reddito futuro, scontato usando un tasso di interesse o il tasso di sconto di un individuo.
- valore fondamentale
- Il prezzo di un’azione calcolato basandosi sui ricavi futuri attesi e sul livello di rischio.
- vantaggio assoluto
- Un individuo (o un Paese) ha un vantaggio assoluto nella produzione di un bene se per ottenere una certa quantità di prodotto utilizza una quantità di input minore di quella necessaria a un altro individuo (o Paese). Vedi anche: vantaggio comparato
- vantaggio comparato
- Quando il rapporto tra il costo di produzione di un bene e il costo di produzione di un altro bene è minore per un individuo (o Paese) che per un altro, il primo ha un vantaggio comparato nella produzione di quel bene. Vedi anche: vantaggio assoluto
- vendita allo scoperto
- La vendita di un titolo preso in prestito dal venditore, con l’intenzione di riacquistarlo in seguito a prezzo minore. Questa strategia è adottata dagli investitori che si aspettano una diminuzione nel prezzo di un titolo.
- vincoli di capacità produttiva
- Vi è soggetta un’impresa che riceve ordini in quantità superiore a quanti ne riesce a soddisfare.
- vincolo biologico di sopravvivenza
- La curva che delimita l’insieme dei punti biologicamente possibili. Vedi anche: biologicamente possibile
- vincolo di bilancio
- Un’equazione che rappresenta tutte le combinazioni di beni e servizi che un individuo può acquistare esaurendo completamente le risorse a sua disposizione.
- zero lower bound
- Il limite allo possibilità per la banca centrale di stimolare l’economia tramite la politica monetaria dovuto al fatto che i tassi di interesse nominali non possano assumere valori negativi.